crowdfunding agroalimentare come rilanciare territorio

pubblicato il: 09/09/2021

di: Luca Toffoloni

Le aziende e startup italiane del settore agroalimentare non hanno ancor pienamente scoperto tutte le opportunità del crowdfunding, una realtà già molto presente nei paesi anglosassoni.

Oggi anche i business più tradizionali ricorrono con frequenza a strumenti finanziari innovativi per trovare le liquidità necessarie a portare avanti la propria attività.

Lo scenario globale mostra come gli investimenti in venture capital nell’agrifood siano cresciuti costantemente negli ultimi anni, passando da 3,08 miliardi di euro nel 2014 a 14,3 miliardi nel 2018.

In tutto il mondo, nell’ultimo decennio, sono nate 35 aziende foodtech con un valore superiore al miliardo di euro, ma nessuna di queste è presente in Italia. Nonostante l’agroalimentare contribuisca al 15% del PIL, occupa un ruolo marginale in termini di investimenti che ammontano a solo l’1% del totale investito in Europa.

Ma la situazione sta cambiando.

L’Osservatorio di Pambianco ha monitorato le principali campagne di crowdfunding attive nel Paese: nel 2020 sono state 27 le raccolte concluse con successo nei settori del food, design, fashion e beauty, per un totale di circa 10 milioni di euro.

Le campagne avviate nel mondo del food hanno giocato un ruolo predominate, grazie al crescente interesse stimolato dalla pandemia per il settore; 15 di esse erano relative ad attività operanti nel mondo enogastronomico o agroalimentare, che hanno accumulato investimenti per circa 5 milioni di euro.

Agri4crowd, la nostra piattaforma di equity crowdfunding, nasce come un portale verticale e raccoglie campagne che riguardano il solo settore enogastronomico e agroalimentare, per rilanciare quello che è e sarà sempre il fiore all’occhiello dell’economia italiana.